Ne parliamo con Nino Caffo, home designer e patròn del Centroluce.
Se il nostro ambiente da illuminare è un living con salotto, pranzo e ufficio, o con poltrone dedicate alla lettura, ci servono essenzialmente 3 tipi di luce: diretta, indiretta e diffusa.
La luce diretta è quella dei lampadari, dei faretti o delle sospensioni prive di diffusori, che concentrano verso il basso il fascio di luce, e che quindi consentono una forte illuminazione. Vanno utilizzate sul tavolo da pranzo o vicino a poltrone da lettura.
La luce indiretta è quella delle piantane, che concentrano il fascio di luce sul tetto o sulle pareti, e che consentono una luce morbida e rilassante. Una luce che crea atmosfera atta agli ambienti da relax o da conversazione, da posizionare vicino ai divani.
La luce diffusa è quella dei lumi con diffusore, o di applique con ventole in tessuto o in altri materiali chiari, che lasciano passare la luce e la diffondono con grande eleganza. Questa è la luce d'atmosfera, fioca ed estremamente piacevole all'occhio, che contribuisce a creare magia in un ambiente da ricevimento. Qualcuno la utilizza anche per leggere perché la trova più rilassante, ma questo è soggettivo. E' chiaro che oltre a rispettare la grammatica della luce, bisogna rispettare il design dell'arredamento, interpretandolo ed esaltandolo con stile e consapevolezza. Oggi il mercato offre tantissimi prodotti che consentono una grande scelta.
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